La Stella del Texas (Galveston, Tex.), Vol. 6, No. 27, Ed. 1 Saturday, July 7, 1917 Page: 1 of 4
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ANNO Vi. N. 27 GALVESTON-HOUSTON, TEXAS, Sabato 7 Luglio, 1917
PREZZO 5 CEN1S
LA STELLA DEL TEXAS
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LA CONFLAGRAZIONE MONDIALE
DOPO DUE ANNI
DI GUERRADopo due anni di guerra le condizio-
ni dell’Italia sono buone. E dichiaria-
mo ciò per la verità e con conoscenza
di causa, e non soltanto per mandare
il buon messaggio ai nostri connazio-
nali di oltremare.
Prima di tutto politicamente.
La concordia nazionale non si dove-
va e non si deve intendere in senso
materiale, nel senso, cioè che tutta
quanta la nazione, compresi quelli che
prima erano avversi alla guerra, oggi
sia concorde. No, restano soltanto an-
cora molti socialisti, clericali conser-
vatori in genere giolittiani immutati
e immutabili; ma tacciono, ma non
hanno forza direagire, e questo è poli-
ticamente importante. I neutralisti,
gli avversari della guerra politicamen-
te non sistono oggi, come non esiste-
vano un anno fa. Circa il popolo bi-
sogna avere idee giuste e serie. Un po-
polo che da due anni sostiene si tre-
menda guerra, non può esprimere l’en-
tusiasmo. M>a vi è qualche cosa di
meglio dell’entusiasmo, ed è la virtù
taciturna e raccolta, è la pazienza. Il
popolo italiano, sia quello dei campi,
sia quello della città, sopporta con no-
bile forza d’animo tutti i sacrifici che
gli si chiedono. S’ oggi quello che
era un anno fa. Può darsi che i no-
stri nemici nei paesi neutrali siano
riusciti a far credere altrimenti; si
è lungamente parlato nel mondo di
una rivoluzione italiana prossima a
scoppiare, secondo una notizia di pro-
venienza germanica. Ora tutto ciò è
vera favola. Gli stessi nemici che han-
no messa in circolazione per l’Europa
e per l’America la leggenda del tra-
dimento italiano, questi stessi mettono
ora in circolazione quella della rivo-
luzione italiana.
Per fortuna non merita nemmeno il
conto di occuparci di ciò.
Il Primo Maggio in Italia è pasato
tranquillo. Il popolo italiano è pre-
so nella tragedia mondiale e dotato,
come è, di profondo buon senso, è ben
lungi dal proposito di ribellarsi. Egli
sente l’inesorabile necessità che pesa
su tutti. Sotto questo aspetto l’inter-
vento degli Stati Uniti ha- fatto molto
bene anche sull’animo popolare in Ita-
lia.
Economivamente.
Anche econimicamente le condizio-
ni dell’Italia sono normali. Noi dob-
biamo, ben s’intende, avere criteri lar-
ghi, moderni su tale argomento. L’Ita-
lia oggi, come stato, si è tremendamen-
te gravata di debiti per sostenere la
guerra e ancora dovrà gravarsi. Le
somme che si spendono, dalla favolosa
cifra, non parevano possibili nè per
l’Italia, nè per alcuna nazione del mon-
do. Se, non diciamo venti anni fa, ma
quattro anni fa a un qualunque uomo
sensato si fosse presentato il bilancio
della guerra che oggi si guerreggia, a
qualunque nazione quell’uomo appar-
tenesse, sia l’Italia, sia la Francia, sia
l’Inghilterra, avrebbe esclamato: "Ma
non è possibile!” Considerato adun-
que il debito contratto dall’Italia per
la guerra materialmente e come peso
morto, noi ne siamo spaventati, ma
è così che si deve considerare,
anche senza ricorrere col pensie-
indennità di guerra che si obbli-
5 a pagare i nemici vinti* dobbia-
mo considerare uno stato che contrae
debiti per la guerra, come una azien-
da c^e si finanzia- Nessuno oggi può
‘mettere piti in dubbio la vittoria del-
l’Intesa e quindi anche dell’Italia. Que-
sta vittoria aumenterà il territorio ita-
liano mediterraneo di regioni capaci
di grande produzione (gli accordi per
l’Asia Minore sono più che a buon pun-
to); aumenterà soprattutto di credito
il nome italiano, di quel credito politi-
co che continuamente si risolve in cre-
dito economico, industriale e commer-
ciale. L’Italia aveva bisogno di farsi
i titoli per concorrere allo spartimen-
to della ricchezza mondiale. Ci sono
ancora molti paesi della terra in cui
l’Italia è conosciuta soltanto nei suoi
figli emigranti. E’ conosciuta, cioè,
soltanto come UH popolo bisognóso,
J10U COìlìS una ììàziónè di forza e di di-
latto. Ma dopo la presentò guerra noi
siàiaàd sicuri che un’aitra Italia uscirà
trionfante al cospetto degli altri popo-
li meravigliati. E da ciò 1© stato ita-
liano avrà tutto da guadagnare. Si ag-
giunga che vari grossi proventi sono
stati tolti all’Italia dalla guerra, come,
per esempio-, quell© dei forestieri e in
Continua alia, pagina, l
IL CAPITALE AMERICANO
IN ITALIAL’Italia industriale attende ora ad
emanciparsi dalla servitù del capitale
tedesco, e volentieri accoglierebbe quel
capitale americano che volesse colla-
borare alla rinascenza economica della
Nazione.
Il capitale americano sarà il benve-
nuto e quindi il preferito, poiché non
desta sospetto di invadenza o di pre-
dominio politico.
Il capitale americano può ritrarre ot.
timi frutti dall’investimento in Italia:
può vittoriosamente sostituirsi a quel-
lo tedesco può competere con quello
inglese.
Esso si garentisce da sè, nella forma
d’impiego e nei patti che si stabilisco-
no; ma più di tutto trova una ferma
base di azione nelle sempre più vive
sompatie che nutriranno scambievo-
mente i popoli americano ed italiano,
non solamente pei loro ideali di liber-
tà e di democrazia, non solamente per
la fraternità delle armi, ma pel conti-
nuo sviluppo dell’emigrazione, neces-
saria in uno stesso tempo ai due pae-
si: all’Italia ,che continuerà a manda-
re oltre Oceano manodopera, agli Sta-
ti Uniti, che la domanderanno sempre
più con avidità e insistenza.
Il capitale americano può essere im- i
piegato sia nel finanziamento delle in-
dustrie di Stato, delle provincie, dei '
municipi e dei privati, sia in ogni ra-
mo di attività commerciale: compa-
gnie di navigazione, importazioni ed
esportazioni.
L’Italia è la sola nazione d’Europa
che dopo la guerra si trovérà a metà
strada del traffico tra l’oriente russo-
balcanico e gli Stati d’America.
L’Italia è l’unica nazione che sarà
beneficata dalla guerra nei traffici del
Medi terraneo e dell’Asia Minore. Il
dominio dell’Adriatico le assicurerà
questa supremazia-
Si nota già un largo movimento del
capitale inglese e anche di quello fran-
cese per penetrare in Italia.
Il capitale americano che fecondasse
in questo periodo di generale crisi e
di riorganizzazione le energie italiane,
non potrebbe trovare impiego migliore
in qualsiasi parte del globo, e potrebbe
contare sulla garanzia massima che
gli darebbero la simpatia e la gratitu-
dine dei milioni d’italiani emigrati, che
sono legati alla madre patria da inse-
parabili interessi di solidarietà di raz-
za, d’industria e di commercio.— (Dal
“Caroccio”). SYRTUS
----------o----
L’INFAMIA DELLA DEPORTAZIDNE
DEI BELGIAmsterdam. — Secondo informazio-
ni ufficiali ricevute dal Belgio le au-
torità tedesche stanno completamente
infrangendo la promessa fatta al Pana
dall’imperatore Guglielmo nel marzo
di cessare la deportazione dei belgi e
Stanno progettando di mandare tutti
i lavoratóri fuori patria.
Le deportazioni sono già ricomincia-
te per ordine del generale von Sater-
zweig, uno dei capi dello Stato Mag-
giore del Kaiser, del Generale von
Buelow, comandante di una delle ar-
mate che operano in Fiandra e del
maggior von Zechau, comandante della
città di Mons. In questa città è sitato
ordinato a seicento operai di presen-
tarsi alle caserme di cavallerie per es-
ser mandati immediatamente ai fron-
te,
Misure della stessa specie sono state
prese in altre città.
Si crede ora certo che fra breve i
tedeschi deporteranno un gran nume-
ro di donne dal Belgio per lavorare
per l’esercito tedesco, in Germania. In-
fatti il governatore generale von Fal-
kenhausen ha ordinato un censimento
delle donne, dividendole in due classi,
una che include “fanciulle, donne ma-
ritate, divorziate o vedove da quindici
fino a trentacinque anni” © l’altra le
donne da trentasei a sessanta anni.
Tutte le dorine sono obbligate a men-
zionare là specie di lavoro che sono
àcrtistumate fare e dare tante altre
informazioni, indicando specialmente
quali servizi! potrebbero prestare in
Germania.
Alcuni abitanti del Belgio che son
qui giunti dal loro paese, dicono che i
tedeschi fanno proprio quel che loro
■garba nel Belgio, sopratutto perchè
non sono più frenati dai diplomatici ed
agenti consolari degli Stati Uniti.
RITIRO DI POSTI AWANZATI
SUL PASSO DELL’AGNELLA.Roma. — I recenti comunicati del
generale Cadorna annunziano un lieve
ripiegamento sul Passo dell’agnella al
confine della Valsugana occupato re-
centemente dalle nostre truppe. I ri-
piegaminato dal violentissimo fuoco
concertato sui posti della artiglieria
nemica, fuoco che ci avrebbe prodotto
perdite gravi se avessimo persistito
nel mantenimento delle posizioni. Si
ripete così la stessa condizione di co-
se verificatesi i giorni scorsi per le
nostre posizioni sulla vetta dell’Orti-
gara.
L’imbocco orientale del Passo è sem-
pre in nostro saldo possesso. Il ripie-
gamento dei posti avanzati avvenne la
notte scorsa senza molestie da parte
de Inemico.
■-----------x--
IL GENERALE PERSHING PASSA
IN RIVISTA LE TRUPPE
AMERICANE IN FRANCIA.Parigi. — II. maggior generate Per-
shing, comandante delle truppe ameri-
cane in Francia, accompagnato dal
generale Pelletier, rappresentante il
quartiere generale francese e dello
stato Maggiore, s’è recato avantieri al
porto francese dove sono sbarcate le
truppe americane.
Vi erano poche persone all’arrivo del
generale a causa della pioggia e del-
l’ora mattutina, ma gli è stata fatta
una calorosa ovazione.
Il generale Pershing ha avuto una
lunga conferenza con alcuni generali e
poi con il contrammiraglio Gloves s’è
recato sulla nave ammiraglia. Rien-
trando a Parigi, il generale Pershing
ha dichiarato che non s’era perduto
neppure un uomo durante il viaggio dei
soldati dall’America in Francia, nè
v’erano state malatti di sorta-
--------o--------
PERSHING E GLI ALSAZIANI.Il maggior generai© Pershing, capo
della spedizione militare americana in
Francia ha ricevuto ieri uria delegazio-
ne del Comitato repubblicano dell’Al-
sazia Lorena.
Facendo allusione agli antenati al-
saziani del generale americano, il vice
presidente della delegazione ha detto
al generale che gli alsaziani si sentiva-
no molto orgogliosi che un discendente
del loro piccolo paese fosse venuto a
combattere pel trionfo dei loro diritti
inalienabili e per la restituzione alla
Francia delle provincie perdute.
i II generale Pershing, vivamente
commosso, ha detto d’essere felicissi-
mo di salutare i rappresentanti dei po-
polo coraggioso che ha, tanto sofferto !
per la sua fedeltà alla patria, e ché !
egli ama immensamente l’Alsazia, il :
paese dei suoi antenati.
--o--
LA SETTIMANA DI RECLUTA-
MENTO RIUSCITA UN FIASCO.
Washington. 3 — La propaganda
esercitata durante la settimana di re-
cultamento, indetta con speciale appel-
lo dal presidente, ha portato pochissi-
mi frutti.
Come è noto 70 mila uomini si ri-
chiedono urgentemente per riempire
Febbraio l.o al 25
Marzo 4 ........................; •
Marzo 11
Marzo 18Marzo 25
Aprile 1 ........................- -
Aprile 8
Aprile 15
Aprile 22 ...........
Aprile 29 ■
Maggia 6 ............
Maggio 13 .
Maggio 20
Maggio 27
Giugno 4 >, » s i » • « ».
Giugno 11 ..............
Giugno 18 ...........
Giugno 25 ...... v ..............
Luglio 2 .............
Dal 25 di Febbraio
Totale dal l-o di Febbraio
le file deficenti dell’esercito regolare
americano, oppure ben pochi si sono
arruolati di fronte alla cifra richiesta.
Generalmente dal Imo aprile fino
ad oggi, il numero degli arruolati è
stato di 131.628; ma nell’ultima setti-
mana essi ascesero a poco più di 20.-
000.
Ne abbisognano dunque altri 50 mila
circa.
o-----
I SUCCESSI DELLA NUOVA
OFFENSIVA INGLESE.La ripresa dell’offensiva da parte
delle truppe inglesi segna una nuova
fase' nelle operazioni sullo scacchiere
occidentale — la risolutiva della cam-
pagna del 1917, che dovrebbe chiuder-
si colla ritirata degli eserciti tedeschi
alla frontiera francese.
T primi successi lasciano sperare be-
ne della vittoria.
L’entrata dei canadesi in quello che
ora rimane del villaggio di Avion, a
un migliò da Lens, ha deciso virtual-
mente del possesso del grande bacino’
minerario settentrionale della Francia.
I tedeschi dovranno abbandonarlo :
hanno già cominciato a ritirarsi, di-
struggendo tutto, coih’è loro costume.
L’altro comando tedesco è persuaso
ormai di non potere arrestare la avan-
zata degli inglesi, e perciò si astiene
da contro attacchi con grandi masse
che porterebbero soltanto a gravi ed
inutili perdite.
Oltre al successo nel settore di
Avion, gli inglesi hanno guadagnato
terreno nel settore di Oppy.
Con un attacco impetuoso, le truppe
del generale Haig espugnarono 2.000
yards di trincee nemiche a sud-ovest
di Oppy, che com’è noto, forma il per-
nio della linea difensiva tedesca nella
regione a sud della Scarpe.
L’attacco ad Avion e quello ad Oppy
non sono che i preliminari della nuova
grande offensiva, che si sferrerà fra
pochi giorni, in un settore che non è
facile indovinare.
L’attacco nella regione di Avion ha
per obiettivo immediato l’eliminazione
del saliente tedesco di Lens.
-------1-------o--r
LA NOMINA DI BRUSILOFF
A GENERALISSIMO ALLARMA 5
TEDESCHI.Londra. — La nomina del generale
Alessio Brussiloff a generalissimo del-
l’esercito russo non è stata per nulla
accolta favorevolmente dai tedeschi.
I giornali ne hanno parlato a lungo, fa-
cendo previsioni poco favorevoli alla
pace separata colla Russia.
La “Koinè Zeitung” ha detto che la
nomina del generale Brussiloff mostra
chiaramente che il governo provviso-
rio russo sta pensando seriamente ad
una nuova offensiva- Scegliendolo co-
me generalissimo, la Russia ha mostra-
to di riconoscere che Brussiloff è ap-
punto colui che l’anno scorso ha otte-
nuto i più grandi successi militari.
Egli è considerato come il vero
russa.” Da lui i tedeschi hanno molto
"uomo forte, gigantesco dell’armata
a temere.
690
Sopra
Sotto
1600 tonn.
1600 tonn.
Totale
—
*—■—
171
14
9
23
13
4
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16
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ghjmLa Campagna dei Sottomarini
690 PIROSCAFI AFFONDATI DAL l.o FEBBRAIO
L’OPERA DEGLI ITALIANI
NELL’ALBANIARoma. ■— Il generale Ferrerò, co-
mandante delle forze italiane in Alba-
nia, ha inaugurato a Vallona la nuova
strada automobilistica che da Vallona
conduce a Tel epeleni, ove si ricon-
giunge alla strada per Giannina e Sa-
lonicco.
La nuova strada è stata ostruita dai
nostri territoriali, che nella guerra
hanno gareggiato in valore ed abnega-
zione coi soldati dell’esercito attivo.
Quando il primo scaglione di mari-
nai e di soldati italiani sbarcò a Valo-
na, non c’era assolutamente nulla.
L’Albania non offriva che le sue spiag-
gie nude, la sua terra meravigliosa-
mente fertile ma incolta, i suoi villag-
gi di legno e fango fra i più poveri del
mondo, © pochi viottoli scoscesi, da
capre per valicare le sue alte monta-
gne. Bisognava occupare e difendere
questo paese. Bisognava stabilirvi un
ordine, ammassarvi un esercito, assi-
curarne i rifornimenti attraverso il
mare conteso, e quindi muoversi sul
suo territorio inospitale. Tanto vale-
va creare un paese nuovo. Ora questa
creazione è un fatto compiuto. Un
'esercito di buoni soldati -e di buoni co-
loni, senza abbandonar© il fucile, ha
prodotto questa stupefacente metamor-
fosi. Valona non è proprio sul mare.
Essa non aveva un porto: non aveva
nemmeno un approdo. La Marina ha
costruito gli approcci, necessari, e sian-
tato sulla sabbia deserta grandi ma-
gazzini per il traffico col mare e con
l’interno. Dove non c’erano che tre
casupole, sorge ora un villaggio più
vasto della vecchia città di Valona.
Dal mare all’interno non si comuni-
cava che per sentieri e viottoli fati-
cosi, buoni per greggi e pastori, attra-
verso i quali un esercito non poteva
nè passare nè muoversi. I soldati han-
no costruito le strade. Ora il paese è
percorso in ogni senso da una rete di
strade magnifiche larghe, solide, in
gran parte massicciate e rifinite con
opera d’arte, per una lunghezza com-
plessiva che si calcola non inferiore ai
450 km. Ad esse bisogna aggiungere
70 km.circa di ferrovia Decauville, Mi-
natori, sterratori, muratori, capi ma-
stri, ingegneri dell’esercito hanno per
mesi e mesi dedicato a queste nuove
strade albanesi una attività infatica-
bile. Uer avere pietre si sono aperte
cave. Per avere mattoni si sono aper-
te fornaci. Si sonò fabbricate case,
ponti, muraglioni : si stanno ultimando
grandi ospedali officine, caserme.
—---0——
UN NUOVO PRESTITO
PER EVITARE IL “DEFICIT”Washington. — Alla Commissione
finanziaria del Senato si e proposto un
emendamento all’attuale progetto per
l’entrate governative, in base alla qua-
le si autorizza il prelevamento di un
altro prestito di 500 milioni di dollari
per far fi onte alle immense esigenze
del momento ed evitare il “deficit.”
In base a detto progetto, nella for-
ma data dalla Commissione del Senato
l’ammontare complessivo delle entrate
governative ascenderebbe a 1.450.000.-
000 di dollari. Nel progetto, come ven-
ne approvato dalla Camera, le entrate
verrebbero invece ad essere di un mi-
liardo e 310 milioni di dollari.
-—*----0-------
GLI ULTIMI COLLOQUI DELLA
MISSIONE ITALIANA COI
FUNZIONAR! DEL GOVERNO.
Washington. — I membri della Mis-
sione italiana hanno ultimato 1 loro
colloqui coi vari funzionari del gover-
no circa gli scopi, peP cui essi venne-
ro in America.
Oggi si sono intesi coi capi della
Croce Rossa Americana circa un’am-
pia ed efficace cooperazione coi fun-
zionari della Croce Rossa Italiana.
Là Missione rimarrà negli Stati Uni-
ti per parecchie settimane ancora.
Alcuni dei suoi membri compiranno
dei viaggi di osservazione personale.
L’on. Francesco Severio Nitti e S. E.
Arietta partiranno pei distretti mani-
fatturieri della Pensylvania e d’altri
stati: il Marchese Luigi Borsarelli ed
Augusto Giuffelli intraprenderanno
pure un viaggio nell’ovest, visitando
San Francisco ed altre città del paci-
fico.
CRONACA DELLA CITTA’RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO
Sig. Direttore della
“Stella del Texas” ,
Galveston, Texas
Caro Signore:
Nell’“Araldo Italiano” di New York
del 27 giugno u. s. venne pubblicata
una corrispondenza da Galveston, Tex.
concernente certe avvenute nozze
di una mia figlia col Sig. Giordano
Novelli di questa città.
L’illustre corrispondente si dilun-
gava ancora in particolari aggiungen-
do alle nozze, i festeggiamenti di esse,
la luna di miele gli auguri etc.
Tutto ciò, come ogni amico e cono-
scente ben sa ,non è altro che un mi-
sero aborto di una fantasia esaltata o
per meglio dire, della mente di qual-
che burattino p mascalzone. Di certo
in questo affare ci deve essere un pò
di astio o di invidia contro di me. Ad
ogni modo desidero ardentemente che
le presenti note venissero a conoscen-
za dell’illustrissimo corrispondente del-
l’“Araldo” di New York.
Se poi lesimio corrispondente voles-
se soddisfazione degli appellativi di
burattino e mascalzone può solo od
accompagnato venirmi a trovare alla
mia abitazione 1128 B. o altrove ed io
sarò pronto a dargli tanti calci....
quanti capelli ha nella sua fantastica
testa. Spero che la lettura della presen-
te induca l’oscuro' corrispondente del-
1 Ai aldo a volersi far conoscere sic-
ché io possa dar prova della promessa
di cui sopra-
Nella speranza che Ella Sig. Diret-
tore voglia dare a questa un posticino
nel suo periodico passo a segnarmi.
Della Si. V. Dev. mo
F. TORREGROS'SA
Galveston, Tex., 6 Luglio 1917.
--—o——--
LAUREATO AVVOCATO.Il connazionale Louis Caso residente
in questa città ha recentemente con-
seguito la laura di Dottore in Giuri-
sprudenza ottenendola presso il Black-
stone Institute di Chicago, 111. con
splendida votazione. Louis Caso si
trova ora presso l’ufficio di D. B. Mac
Inerney locato al No. 305 1-2 22 St. per
un corso di pratica, ma lo sappiamo
già competente di tutte le cose con-
cernenti la sua professione.
I conpazionali che Io credessero op-
portuno, possono rivolgersi al Sig. Ca-
so il quale per ogni e qualsiasi atto
legale è volenteroso di prestare la sua
opera nel modo più conveniente.
L’avvocato Louis Caso è l’unico ita-
liano nella nostra città, laureato in
legge e ci auguriamo che sappia cap-
tivarsi in poco le simpatie della cit-
tadinanza e particolarmente della no-
stra colonia che può aprirgli il varco
ad una brillante carriera.
Auguri dalla “Stella.”
--------o--------
RICOSTRUZIONE DEL CAUSEWAY
UFFICIALMENTE APPROVATA.
Costerà 1.725.000 dollari.'La Deputazione di questa Contea in
adunanza straordinaria tenuta Lunedi
u. s. decise ed approvò ad unanimità
la ricostruzione del Causeway, quasi
completamente distrutto nell’infausto
ciclone del 1915.
Il colossale lavoro è stato contratto
dall’impresa Larkin and Sangster Co.
di Buffalo N- Y. al prezzo non ecceden-
te 1.725.000. I termini del contratto
sono ormai stabiliti e dopo la presen-
tazione ed approvazione dei disegni
verrà firmato per mettere poscia mano
ai lavori che probabilmente comince-
ranno in autunno. I principali capi
del contratto fissano un massimo di
11.645.000 di spese di prima necessità
a cui si aggiungono $80.000 per spese
preventive.
Il costo della mano d’opera e del ma-
teriale di costruzione si è calcolato am-
montare a $1.300.000. E’ stata accor-
data una ricompensa ai contrattori da
pagarsi alla fine del lavoro che
dovrà essere completato nel periodo
di due anni ed è calcolata in base ad
una percentuale sul costo generale del
contratto. Il ponte sarà costruito per
l’intera lunghezza di circa 2 miglia sul
tipo di archi e pile.
Ciascun arco avrà la larghezza di 60
piedi e le pile avranno uno spessore di
10 piedi e riposeranno su pali che si
prolungano sotto il letto del mare per
30 piedi. I rappresentanti della ditta
Larkins, Sangster ritorneranno a Gal-
veston immediatamente dopo aver da-
to l’ultimi tocchi ai disegni del Cause-
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Marchi, G. La Stella del Texas (Galveston, Tex.), Vol. 6, No. 27, Ed. 1 Saturday, July 7, 1917, newspaper, July 7, 1917; Galveston, Texas. (https://texashistory.unt.edu/ark:/67531/metapth1183595/m1/1/: accessed July 17, 2024), University of North Texas Libraries, The Portal to Texas History, https://texashistory.unt.edu; crediting Rosenberg Library.