Il Messaggiero Italiano (San Antonio, Tex.), Vol. 22, No. 7, Ed. 1 Saturday, October 21, 1911 Page: 1 of 4
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Un anno $2.00 \ ' «1 «tituiscono. Non ni pubbllcano
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*.r&m7" « wî*h Whlch s Consolidated "L'America" of Chicago. «on m PUbbi.co„r«,.o
ALI E8TEIIO (Uuione postalel Il„vhl,„„.l ...
On anno... 3.00 ' Pubbllcatl dletro pagamento.
Sel raesl 2.00 ^ - Bcceilone neaauna.
The only newspaper published in the Italian language in Texas. Il solo giornale in lingua italiana che pubblicasi in Texas.
GIORNALE DEDITO AGLL INTERESSI COLONIAL! E COMMERCIAL! ITALIANI NEGLI STATI UNITI DEL NORD AMERICA
Jlppo XXII Saturday Ociober 21 1911^
Sap /Iptofilo, Taxa
Sabato 21 ©ttObfa 19|f. l*upi."7
l
RECENTISSI/ftE
dall Italfa.
(Oal nervl*lu purtlcolaro ilell'Op
otone,glomale quotldlano <11 l'hll/a
delphla l'n.)
Torino, 9.
Quindici Deputafci del gruup
po nazionalista dell'opposizio
ne telegrafarono all'on. Gioïlit
ti: ,
" Ora il paese attende nuova
gloria per la .sua l andiora. Gi-
ungale la nostra piena iipprova
zione per l'azione eaplicata in
Tripolitania e il nostro ityon
dizionato appoggio alla sua po
litica estera, nobile, forte qua
le la desideriamo."
Roma, 9.
Ieri giunse a Roma il segueh
te dispaccio ufficiale:
" Questa mattina per tempo
le navi délia prima squadra I-
taliana entrarono nella rada di
«obruk dove non trovarono al
cuaa corazzata Turca. Esse in
timarono alla guarnigione di
arrendersi, ma i Turchi si rifiu
tarono con boriosa'istanza e in
ntlzarono la loro bandiera.
" La corazzata Vittorio Ema
nuele apri il fuoeo. I primi col
pi abbattettaro la bandiera ed
aprirono una larga brecciaiiel
forte. Il Vice Àmmiraglio Au
bry, comandante in capo délia
flotta,abarco posciajdiversecom
pagpie di soldati di marina, i
quali, dopo un breve lotta, re
spinse la piccola squidra di sol
tfati Turchi. Oli Italiano occu
parono il forte e v'inalberaro-
nolaloro bandiera. Pochisol-
dati Turchi che si rifiutarouo
di abbandonare il forte.senia
ulteriore reaistenza, vennero
fatti prigionieri."
Roma, 9.
Le autoritâ Italiane a Tripo
li emisero ieri nu proclama
eon cui dichiarono abolita la
schiaviti'i. Tripoli era l'unico
porto che ancora restava h ni
la Costa dell'Africa, in cui si e
sercifcassç il traffico degli schia
vi.
,Chias*o, 9.
Notizie di gravissimo carat
tere giunsero ieri sera dalla
Turchia dove gi'Italiani vengo
i,ipinacciftti di stermin.io.
Se un qualche massacro real
mer\te avvieue, la guerra verra
ad ossumere piu gravi progor-
zioni, perché sara impossibile
che gli italiani sbarchino delle
truppe sulle coste dell'Albauia,
il -che certamente provochereb
ce un intervento da parte del
le a lire Potenze.
Dopo délia cerimonia, il Go-
vernatore ricevette una visita
di Hassuna Pasha.l'ultimo pre
tendénte al trono di Carmania
ed ebbe una lunga e cordiale
intervista con tutti i Consoli.
Quello Austro Ungarico, il Te
desco, l'Americauo e il Greco
espflea ero i loro augurii e con-
grayilazioni.
Un ceutinaio di capi deglf A
rabi giunsero un momento do-
po in compagnia di Sannuna
Pacha. Il Governatore promi
mise loro i benefici délia civili
tâ ed una compléta, libertâ. I
capi degli Arabi risposero che
essi erano ben lieti dell'occupa
zione italiana e speciel'avanzo
che ciô aarebbe atatb un gravi
bene pel loro paese.
L'unica condizione che essi
posero fu il rjapetto per le loro
lonne e per la loro re'igione.
I governatore li aasieurô su
questo riguardo, a nome del go
vernô Italiano
Diversi Ebrei e Ureei si créa
rono poscia a far visita al Go-
vernatore. Questi, avendo ap
preso che il Vice Vali o Deftar
dar con 125 ufficiali Turchi che
erano disertati, si tenevarjo in
vece in comunicazione con lo
interno, li costrinse ad imbar
mostrerâ inabile a impedire de
gli eccessi contro gli Italiani
nel territorio Turco, obbligan
do in tal modo l'Italia a porta
re la guerra su altre provincie
dell'Impero Ottomano per la
diretta protezione dei propri
sudditf ô dei relativi interessi,
che la Gerirania non potrebbe
piu salvaguardara senza far ri-
corso alla forza.
Le Potenze porrauno infine
in confronto la situazione in
Turchia, col modo corne i sud
diti e le Istituzioni Turche ven
gono trattate in Italia dove ne
sun attaceo é stato falto e ne
meno minacciato contro i Tur:
chi e nessuna violenza é stata
commessa contro l'Ainbasciata
o i consolati Turchi, corne [pu
re le navi tnrche nei porti non
solo state affatto molestate.
Roma, 10.
Le clamorose dimostrazioni
inonoredi Re Vittorio Emanu
ele durante il suo viaggio da
San Rossore (ino a Na^oli do •
ve Sua Maestâ si é recato per
salutare le truppe che s'imbar-
cavano alla volta di Tripoli,in
dicano che le popolazioni Ita
liane coutinuano ad essere eu-
carsi a bordo del vapore AsyriaJ-tusiasmate perla guerra.
ed a tornare in'ïnrchia.
L'altra sera, durante tutta la
nottata, furono inteai dei colpi
di fucileria dai posti avanzati.
Roma, 10.
Un messaggio radiotelegraâ
co da Tripoli afferma che du-
rante la notte scorsa lacavalle
ria dei Beduini andô scorazzan
doper i dintorni délia cittâ, e-
videntemento per cercare di
accertarci se fosse stato possi
bile un attacco notturne su Tri
poli, ovvero diattirare gli itali
ani fuori delle mura,fino al luo
go dove il nucleo principale de
la guarnigione Turca trovasi
àccampata in una forte posi-
zione.
I rittessori elettrici dell(J co-
razzate uucorate nel porto sco
prirono la cavalleria Beduina
e pochi colpi di cannono la po
sero in précipitosa fuga. \llo
ra improvvisainenteapparvero
anche i Turchi, com se fossero
sbucati da sotto terra e diede
i^o prova di una notevole tem"9
ritil. —
Rouia, 10.
Secondo dispacci ieri perve-
nuti in questa Capitale, le Po-
tenzastanno cercando di con
vincçre il Sultano, che qualun
qoe agitazione nella Turchia
Europea fecilmepte Jpotrâ ri*-
scire fatalô a tutto l'Impero Ot
tomano. Qui si nutre fiducia
che siffatti ammonimentl del
U altre Poteeze potranno ave
re per effetto una reaa comple
tiechela Turchia potrâ av
Durante la nottata, delle gra
di folle accorsero in tutte le
stazioni forrovi^rie per le qua-
li doveva passais il treno reale
AU'appari^e del treno, gli ap
plausi e le grida fragorose di
evvi va obbligavano SuaMaestà
ad affacciarsi ripetutamenteal
lo sportello.nonostante la stan
chezza e il bisogno di riposo.
Roma, 10
Il Uovernatore italiano. Vice
▲miniragiio Borea di Olmo.ie-
ri preae formate possesso di
Tripoli e dai dintorni, con ^ua
solenne cerimonia alla presen
za del consolp Austro Ungarico
Herkitkovsky, di quello Svede
se, W. P.Riley, di quello Tede
«co, Herr Alfred Ti-ler, di que
lo Americano, John Wood, di
quelli Inglese, A. Dickson, del
console Greco,di quello Spagnu
olo e di quello Francese.
Roma, 10.
Viene semi nfflcialmente di-
chiarato cbe l'Italia ora non si
contenta piu di unsemplicepro
tettorato au Tripoli, îpoichê in
tal caso, quando nell'avvenire
avrâ luogo una ulteriore spar-
tizione del territorio Turco, le
Potenze interessate nonfareb-
bero che concedere all'Italia di
semplimnente annettersi Tri-
poli, a diitrimeuto di ail re aapi
razioni Italiane.
Roma, 10.
fra maggiore parte dei Vesco
vi Italiani hanno inviato delle
pastorali a tutto il clero che
da essi dipend, facendo premu
re che le rispettive Congrega-
zioni preghino incessantemen
te pei la vittoria dell'esercito
Italiano.
Roma, 13-
•I] Governo italiano ha ener-
gicamente sinentita la voce
corsa di un armistizio conchiu
ao con la Turchia.
U Corriere d'Italia afferma
inoltre che il Goveirno sia asso
lutamente contrario alla propo
sta di offrire alla Turchia un
Roma, 13. v
La popolazione di Ti ipoli va
aumentando giornalmente N on
sono soltanto dei vecchi resi
denti che fanno colâritorno,
ma ve ne son& anche moltidei
nuovi arrivati i quali vengono
cola attirati dalle opportunité
di affari loro offèrti dalla pre-
senza delle moite migliaia di
solditi e marinai italiani.
Roma, 13.
Il Governo italiano ha rice
vuti rapport! consolari i quali
dichiararono che trenta opérai
italiani itnpiegati nei lavori fe
rovari di Hed^iZ, sulla linèa di
frontierafra l'Fgitto e la Siria
vennero massacrati nei primi
di questo mesé, a:Kerak, in Si
ria.
Roma, 14.
Viene semi ufficialmente af
fermato che l'Italiaabbia noti
heate le altre Potenze che invi
er.i la flotta ad attaccare Smir
ne e Salonicco, se avverranno
altri massacri d'Italia nell'Im
pero Turco, simili a quelli che,
secoudo i rapporti dei t'onsoli,
sarebbero avvenutl nei lavori
di costruzione délia ferrovia
Hedjez, sulla lineadi frontiera
fra l'Egitto e la Siria.
Rorw., 14.
11 Governo tiene pronto un
nuovo contingente di truppe
da essere inviate a Tripoli in
caso di bisogno.
Questa nuova spedizione 6
composta di sei Réggiuienti tr
Fattteria, Alpini, Bersaglieri,
ecc., con un contingente di ar-
tiglieria, ammontanti comptes
sivamente a 15.000uomini.Que
sta spedizione di riserva é pre-
parata a giungere a Tripoli in
aole 48 ore.
Roma, 14.
Oltread undici aeroplani.sa
ranuo iuviati a Tripoli anche
due palloui dirigibili da essere
usât i nel servizio di avanscope
ta, nonché per gittare delle
bombe suU'accampamento ne-
mico.
Le bombe sarebbero state e-
spressamente confezionate e ai
afferma che la loro forza d'e
splesione copra un'aerea mol'
to vasta.
Gli attaches militari stranie
ri stanno prendendo un vivo
interesse nei piani per questi
altacchi aerei «ul uemico, rite
nendo che essi dimostreranno
1a praticitâ degli aeroplani in
tempo di guerra.
vantaggiars'di questa partico . . .. ,
lare siturzione per salvare al- perl o«cu
meno l'onore.
Si afferma che le Potenze fa
rauno çomprendere a Costanti
nopoli, corne l'Italia, àl solo
scopo di evitare delle gravissi
me eompliCazioni le cui conse-
guenze riuscirebbero fatali pri
cipalmentti alla Turchia, ha ac
consentit® a limitare le opera-
zioni di guarra soltanto a Tri
poli. Ma che perô questa de
terminaeidbe verrà catubiata
se il Govôrno Ottomano si di
paiione di Tripoli.
Un dispaccio al Giornale d'I
talia affôrma che il Governo
Turco essendo inabile a cornu
nicare direttamente con Mun
hir Pasha, CÔinandante delle
truppe Turche a Tripoli, abbia
telegrafato ai Consoli turchi a
Tunisi ed a Malta per istruirio
a voler resistere quanto piu a
lungo gli sarà possibile.
Milano, 14.
Nei circoli ufficiali si ritiene
che la dichurazione délia tui*
chia, che la semplice ricogni-
zione délia sovranitâ del Sulta
no su Tripoli potrebbe costitui
re una base per i negoziati di
pace, sia un assurdo. Se la Tur
rhin vuole ora ottenere unaso
lecita e dignitosa pace, deve ri
conoscere ohe Tripoli é intera
mente perduta per essa.
Qualnnque rappresaglia con
tro gli Italiani in Turchia non
tarebbe che peggior&re la situa
zione e si renlerebbe piu diffi
cile per la Turchia di potare ot
tenere delle buone condiziom.
E' possibile che l'Italia esten
da la afera del conflitto, se con
tinuerinno gli oltraggi contro
gli Italiani.
delenza 9opolare
IGIENE PREVENTIVA
IQIKNE DKLLA VECCHI AI A
Nei vecchi le forze fisiche
s'indeboliscono, mentre l'intel
ligenza e il sentimento si affi-
nano: i 7ecchi banno, per con
seguenza bisogno ûi un buon
nutrimento, di respirare aria
jpura, délia calma dello spirito
e dei sensi.
La vecchiaia non é soltanto
carattèrizzata dalla diminuzio
ne delle forze, daU'appassirs
del viso,dalla degradazione del
corpo. A niano a mano che a
vanza in eta, l'uomo perde an-
ché il suo calore e guesto feno
meno si spiega benissimo rifle
tendo ali'imperfezione relati
va delle sue funioni respiratori
\
La temperatura dell'uomo
che sino ai 70 anni arrivava a
37ocentigr. almeno.dai 70 agli
80 si abbassa rapidamente a 36
od anche a 85o se avviena che
il vecchio sia leggermente co-
perto oche passi da unastanza
calda in un ambiente piu fred.
do.
Pérciô durante l'inverno, o
solamente per l'influenza del
la menoma intemperie, la mas
sima parte delle persone attem
pate tremano dal freddo e con
sorprendénte facilité sentono
svanire il loro calore vitale.Al
ora, qualsiasi lo sforzo che fac
ciano, é loro impossibile di lot
tare contro il freddo, e troppo
di sovente basta un forte vento
che li investi , un acquazzone
che li bagni, per metterli a ri-
schio dei piu gravi pericoli.
Perscongiurare la possibilitâ
di un raffreddamento quasi sen
pre molto pericoloso, i vecchi
dovranno in tutte le stagioni
indossare vesti di lana, che d'
inverno li riparino piu che sia
possibile e, proteggano sopra
tutto il petto. Dovranno tener
anche in casa coperta la testa,
péril solitospoglia di capelli,
usando un berretto ampio qua
to basta per coprire al bisogno
an''lie gli orecchi. I piedi, si
pronti a raffreddarsi, dovran-
no essere proletti da buone
acarpe imbottite d'inverno
capaci da contenere il piede art
che coperto di grosse calze di
lana.
La vecchiaia, oltre al dimi
nuire l'appetito, rallenia note
volmente anche l'attività dige
stiva. D'altra parte, l'incessan
te lavoro di disassimilazione
che va compiendo nell'econo
mia, non potrebbe essere sop
presso da un'alimentazione piii
abbondante; perciô i vecchi
devono contentarsi di una nu
trizione sostanziosa in picçpj.
volume e di facile digestiohe.
pa. imenteutilissimo. Sulla fi po divarei morti e moltissimi
ne del primo pasto potranno feriti.
prendere una piccola dose di
caffé nero che servirà a stimo-
lare stomaco, corne a combatte
re la pessima tendenza,propria
'li quasi tutte le persone attem
pate, ad addormentarsi prima
di alzarsi da tavola.
(Continua)
Telegrammi
Due pasti al giorno, poco co
piosi, bastano loro perfetta-
mente, coll'avvertenza che
pasto ceraale deve essere mol
to parco.
Le carni tenere e ben cotte,
i pesci, le uova, loro s'addicono
molto megliodogli alimenti ve
gatali. 11 vino veccbio é loro
un a'itacco nottuhno su
tripoli
Tripoli:
Un tentativo fatto dalle tru
pe Turche di riprendere la cit-
tâ d^He m&ni dei marinai lta
liani che ue sono ora in posses
so, vernie respinto in una bat-
taglia combattuta ieri notte al
chiarore di 1 una,poco dopo del
ri a. m.
Da diversi giorni, delle ban
de di cavallerianemica si anda
vano aggirando in servizio di
ricognizione, nei dintorni dél-
ia citta. Diverse volte, duran-
te la notte, esse vennero acover
te dai riflessori elettrici delle
corazzate Italiane, e poste in
fuga a colpi di cannone.
Ieri mattina, poco dopo del
l'I A. M., una squadra di circa
8000 soldati Turchi, con canno
ni da cainpagna, si avanzô in
due colonne, con l'evidente in
tenzione di riprendere la cittâ.
Un gran numéro di indigeni
marciavano insieme con le tru
pe e presentavane un aspetto
formidabile. I cavalli erano
stali lasciati indietro e i solda
ti procedevino silenziosamen
te. Una sentinella italiana in
travide delle ombre che si n o
vevano sulle dune le quali se
parano l'oasi dai deserto e che
aorgono a circa 600 metri dal-
l'accampamento italiano. Ivj
erano trincerati 260 marinai
che erano stati da poco rinfor-
zati da altri 100. Una luna pi
ena spandeva i suoi raggi d'ar
gento sulla distesa di sabbia e
si poteva distiutamente esser-
vare i soldati Turchi che Si a-
vanzavano, con prudenza elen
tamente, utilizzando corne co-
perta delle piccole depressioni
di terreno che solcano lo accea
so al deserto.
U Capitano Cagni ordinô ai
suoi baldi marinai di lasriar av
vicinare i Turchi fino a200 me
tri: Ll'accampamento italiano
sembrava immerso nel sonno.
Allorché il nemico si fu dispo-
sto in linea di combattimento
balzô fuon, ma fu subito fer-"
mata da una ben ni tri ta scari
ca di fucileria mirabilmente di
retta e regolata, il che produs
se l'impressione di forze di mo
to superion a quellé che effet
tivamente si trovavauonel cam
po. 1 Turchi indietreggiarono
fra i banchi di sabbia. Per 5
o 6 minuti furono viste in aria
le ilKmmelle blu dei loro Mau
sers,ma immediatamente dopo
essi fnggirono in disordine die
tro le dune. ,
I cannoni délia Carlo Alber
to e ddlle Sicilia che potettero
allora esser posti in azione sen
la dannfiggiare i marinai Itali
ani, incominciarono a tuonare
e ad inseguire con i loro proiet
tili la fuga dei Turchi che bot
tevano in mira ta.
I nemici lasciarouo sul cam;
GUARABl SONO SODDISFATTI
DELL A DOMINAZIONE
ITALIANA.
Tripoli:
Il nucleo principale delle ttfft
pe Turche trovasi accampato a
Gjarian, nel Jabel,una regione
montuosa a 2 giorni di viaggio
da Tripoli.
La cittâ é perfettamente tran
quillaegli Arabi sembra che
abbiano accettato con aocfdigfa
zione il cambiamento di domi-
nio. La gendarmeria si é tut
ta sottoposta agli Italiam ed é
ora comandata dai Maggiore
dei Carabinieri, Craveri, il qua
le organizzô il servizio di gen
darmeria nell'isola di Cretr.
IJ çlipartimento delle dogane
il monopolio del tabacco, il ser
vizio postale ed altri rami del
l'amministrazione governativa
gié fuuzionano sotto la direzic
ne di ufficiali Italiani.
Sono stati affissi per le stra
de délia cittâ, dei manifesti
che ordinano ai îunzionari Tur
chi di ritirarsi ed annunziaQO
l'abolizione delle tasse.
Soltanto le autoritâ munici-
pali sono ora al loro posto.
Hassuna Pacha, délia fanai
glia principesca dei Caramauli
ricevette con profonda emozio
né il decreto che lo nomina, fa
nome del Re d'Italia, Sindaco
di Tripoli. Egli baciô il dodu-
mento con commovento rispet
to.
Gli Arabi che da principio sa
brano piuttosto timidi e titn
banti, poiché temevano che le
corazzate Italiane sarebbero
andate via, sono ora diventati
piu tictuciosi e si vanno presen
tando in maggior nmero a pre
stare il giuramento disudditan
za.
Questo esempio facilitera la
resa délia popolazione dell'in
terno.
Gli Italiani prosjettano di sta
bilire qui una forma di gover-
no simile a quello délia Tuni
sia. Hassuna Pacha verrebbe
nominato Bey di Tripoli e saré.
assistito da un consig'io di lta
liani. L'amministrazione aarà
nelle mani degli Italiani, ma
gli Arabi avranno l'illusione di
un'autonomia Del credito ve
râ aperto per la costruzione di
opere pubbhche. lia nuova co
lonia Italiana verra in tal mo-
do a goderejli una compléta li
berta e potra iniziare il lavoro
di 8villuppo delle risorse del
paese.
I MORTI E I FKR1TI NELLO SCO
TliO NOTTURNO PRESSO
TRIPOLI.
Tripoli:
Il combattimento avvenuto
martedi mattina presso la forti
ficazione Boumeliana, da noti-
zie di fonte Araba appare mol
to piû grave di quello che fu
da principio ritenuto, I Tur
chi lasciarono sul campo 8 mor
ti ed un moribondo.ipa si affer
ma che si trascioarono via al-
tri 160 feriti. Ciô dimostra che
aM'attacco presero parte de'le
forze molto piû numerose di
corne é stato precedentemente
affermato.
1 Turchi dopo il combatti-
mento si concentrarono ad Ur
cefana, Migmwi ç Wadsain, ai
piedi delle montagne Djebel,
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Torre, A. F. Il Messaggiero Italiano (San Antonio, Tex.), Vol. 22, No. 7, Ed. 1 Saturday, October 21, 1911, newspaper, October 21, 1911; San Antonio, Texas. (https://texashistory.unt.edu/ark:/67531/metapth398775/m1/1/: accessed July 17, 2024), University of North Texas Libraries, The Portal to Texas History, https://texashistory.unt.edu; crediting UT San Antonio Libraries Special Collections.